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Curiosità

Lo sapevate che...?

IL PANE, UN ELEMENTO ESSENZIALE.


Sin dalla Preistoria il pane è sempre stato un elemento fondamentale per l'alimentazione umana, in quanto si tratta di un alimento ricco di carboidrati complessi (principalmente amido), che fornisce vitamine idrosolubili del gruppo B (quali ad esempio la vitamina B1 , B2, B3, B6 e la vitamina B9 anche detta acido folico) e contiene numerosi minerali necessari per alcune funzioni vitali del nostro organismo. Nello specifico, il pane contiene grandi quantità di fosforo, magnesio, calcio e potassio, e in misura minore, altri elementi come sodio, ferro e iodio. A seconda delle farine impiegate, ed in particolare del loro grado di raffinazione, vi è poi un maggiore o minore apporto di fibra proveniente dalla crusca, che pur non essendo un elemento nutritivo, presenta comunque numerosi vantaggi in termini di salute. Grazie a tutte queste proprietà nutritive, non sorprende quindi che gli esperti in Nutrizione definiscano il pane come un componente fondamentale alla base della piramide alimentare. A detta degli esperti, infatti, in una dieta equilibrata almeno il 50% delle calorie totali giornaliere deve provenire dai carboidrati contenuti negli alimenti e necessari per fornire all'organismo l'energia di cui questo ha bisogno per funzionare e svilupparsi correttamente. Il mancato consumo abituale di questo alimento contribuirebbe infatti a creare notevoli squilibri nel profilo calorico della dieta, in quanto aumenterebbe la percentuale delle calorie provenienti da alimenti ricchi di grassi o proteine, dai quali dovrebbero invece derivare rispettivamente il 10-15% delle calorie totali per quanto riguarda le proteine ed il 30-35% per quanto riguarda i grassi. Ciò nonostante, esistono purtroppo molti pregiudizi e falsi miti relativamente al pane ed al suo consumo abituale. Uno di questi, forse il più diffuso e alla base delle diete fai da te dannosissime per la nostra salute, in quanto quasi sempre squilibrate in fatto di nutrienti necessari per il nostro organismo, lo indica come uno dei primi elementi da eliminare o ridurre nelle diete dimagranti. Questa idea del tutto sbagliata e priva di fondamento ha fatto sì che il consumo di pane sia molto lontano dalle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), che ne consiglia invece una quantità pari a 250 g al giorno, corrispondente a circa 4-8 fette a seconda delle abitudini alimentari del paese in cui si vive e delle esigenze del singolo individuo al fine di poter seguire una dieta equilibrata e salutare, che è alla base del benessere psicofisico di ciascuno di noi.

IL PANE, UN ALIMENTO ANTICO.


Il pane è un cibo antichissimo. La sua scoperta è quasi certamente avvenuta per caso nell’era del paleolitico, quando i chicchi di cereali venivano pressati tra due pietre e la farina così ottenuta veniva mescolata con acqua per formare una poltiglia che, un giorno per caso, andò a finire su una pietra rovente ed indurendosi cambiò completamente sapore. I primi a scoprire la fermentazione della farina mescolata ad acqua e a cuocere il pane nei forni furono gli Egiziani, per i quali il pane era simbolo di ricchezza. Anche i Greci furono bravi panettieri e aggiunsero al classico impasto di acqua e farina altri ingredienti come latte, olio, miele, olive e erbe aromatiche. I Greci usavano disegnare sui forni facce orribili di demoni per spaventare chiunque volesse aprire il forno durante la cottura del prezioso alimento. I Romani, invece, allestirono dei veri e propri forni pubblici, dando inizio alla produzione del pane artigianale, la cosiddetta “arte bianca”, in passato tramandata da padre in figlio con tutti i suoi segreti e trucchi del mestiere gelosamente custoditi. L’uso del pane è raccontato anche nella Bibbia. Gli antichi Ebrei lo consumavano già nel 2000 a.C. e, in ricordo del pane preparato in tutta fretta la notte della fuga dall’Egitto, mangiano pane azzimo, cioè non lievitato, durante il periodo pasquale e nelle cerimonie religiose. La storia del pane si perde dunque nella notte dei tempi, fino ad arrivare ai giorni nostri nelle sue infinite forme e ricette.